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La Pontificia Commissione di Archeologia Sacra è investita dell'onere di provvedere alla tutela, conservazione e valorizzazione delle catacombe cristiane d'Italia. Il nostro impegno si profonde nella lotta al degrado di oltre 150 nuclei catacombali, che per le loro caratteristiche ipogee sono estremamente fragili.
Un migliaio di affreschi e decine di migliaia di frammenti di sarcofagi testimoniano in immagine la fede dei primi cristiani: il nostro compito è di farli giungere nelle migliori condizioni possibili ai nostri posteri e di permettergli di continuare a parlare ai fedeli di tutti i tempi.
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Progetti che puoi sostenere
Catacomba di S. Valentino
Catacomba di Domitilla
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Fondazione Paola Droghetti onlus 2024
Restauro delle pitture della cripta di S. Cecilia nelle catacombe di S. Callisto
La Fondazione Paola Droghetti onlus ha promosso e sostenuto il restauro del palinsesto decorativo della cripta di S. Cecilia nella catacomba di S. Callisto. L'intervento è stato eseguito dalle restauratrici Maria Gigliola Patrizi e Giovanna Prestipino e si è avvalso del supporto di numerose indagini analitiche curate dall'equipe dell'ISPC-CNR, guidata da Loredana Luvidi.
Nel corso della presentazione al pubblico, tenutasi mercoledì 29 maggio 2024, presso la catacomba di S. Callisto e alla presenza di un folto pubblico, è stato presentato anche il volume, edito da B. Mazzei, Cantantibus organis. Il palinsesto decorativo della cripta di S. Cecilia nelle catacombe di S. Callisto, Roma 2024, Gangemi editore e trasmesso un video che ha illustrato tutte le fasi del delicato intervento di restauro.
Fondazione Heydar Aliyev 2022
Restauro delle pitture della basilichetta della catacomba di Commodilla
Il 23 giugno 2022 il Cardinale Gianfranco Ravasi, Presidente della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra, ha presieduto all’apertura al pubblico e alla presentazione dei restauri che, nel corso dell’ultimo anno, sono stati eseguiti sotto la direzione scientifica dei responsabili della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra. Gli interventi conservativi sono stati resi possibili grazie alla sinergia tra la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra e la Fondazione Heydar Aliyev, presieduta dalla Signora Mehirban Aliyeva, in seguito al nuovo Accordo, siglato il 4 marzo 2021 presso il Pontificio Consiglio della Cultura, tra le due Istituzioni per la valorizzazione e il restauro di questo rilevante complesso catacombale.
Gli interventi conservativi hanno riguardato le decorazioni ad affresco realizzate all’interno della «Basilichetta». Si tratta della raffigurazione dei martiri Felice e Adautto, collocata nella parete di fondo dell’ambiente; del dipinto murale con scena di Traditio Clavium, in cui accanto al Cristo seduto sul globo e circondato dai santi Pietro, Paolo, Stefano, Felice e Adautto, compare l’unica immagine ancora leggibile nella sua interezza della martire Merita, anch’essa venerata nel complesso cimiteriale, e il rivestimento dell’abside di fondo, che è tornata a mostrare, grazie al restauro eseguito con tecnologia laser, elementi decorativi prima non apprezzabili.
The Friends of the Holy Father 2019
Interventi di rinnovamento nella Basilica della catacomba di Domitilla
La Pontificia Commissione di Archeologia Sacra, grazie al supporto e alla generosità dell'Organizzazione The Friends of the Holy Father, ha potuto dare avvio ad un’importante ristrutturazione interna dell’antica Basilica martiriale dei Ss. Nereo ed Achilleo, presso le catacombe romane di Domitilla.
La sensibilità dell’Associazione nei confronti delle testimonianze del cristianesimo delle origini ha permesso di promuovere un nuovo ed esteso sistema di illuminazione, insieme al restauro della iscrizione, commissionata da papa Damaso in onore dei due martiri militari. Il progetto è culminato con la realizzazione di un pannello rievocativo, contenente uno stralcio dell’omelia che papa Gregorio Magno pronunciò all’interno dell’edificio, alla fine del VI secolo, il 12 maggio, nel giorno della commemorazione dei due santi.
Fondazione Heydar Aliyev 2016
Restauro e riallestimento del Museo dei Sarcofagi della catacomba di S. Sebastiano
Il 23 febbraio del 2016, nella sede del Pontificio Consiglio della Cultura, è stato firmato un nuovo Accordo tra la Fondazione Heydar Aliyev dell’Azerbaijan e la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra. Tale Accordo rappresenta la seconda tappa di una proficua e ormai pluriennale collaborazione tra la Pontificia Commissione di Archeologia sacra e la Fondazione rappresentata dalla Presidente, S.E. la Signora Mehriban Aliyeva.
Con tale Accordo la Fondazione, attenta alla salvaguardia e alla valorizzazione del patrimonio culturale e artistico mondiale, ha deciso di sostenere il restauro dei sarcofagi e dei frammenti lapidei conservati nel Museo dei Sarcofagi della Catacomba di S. Sebastiano. L’impresa del restauro dei sarcofagi di S. Sebastiano è veramente impegnativa, a cui si accompagna un nuovo allestimento che, pur rispettando l’organizzazione dei materiali, sistemati nei due antiquaria, realizzati utilizzando le due navatelle della basilica circiforme, ha reso la collezione meglio fruibile, affinché i visitatori possano percepire la ricchezza stilistica ed iconografica dei sarcofagi, concepiti dai cristiani del secolo IV per rappresentare la loro visione dell’esistenza, la loro fede, le loro aspirazioni e le loro speranze, il loro immaginario dell’aldilà.
Fonadazione Heydar Aliyev 2012-2014
Restauro di alcuni cubicoli dipinti della Catacomba dei SS. Marcellino e Pietro
Il 22 giugno del 2012, nella sede del Pontificio Consiglio della Cultura, è stata firmata una convenzione tra la Fondazione Heydar Aliyev dell’Azerbaijan e la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra, riguardante una sovvenzione che ha permesso alla Santa Sede di restaurare un cospicuo numero di cubicoli dipinti delle catacombe romane dei santi Marcellino e Pietro sulla via Casilina. Il gesto generoso del presidente della Fondazione, Signora Mehriban Aliyeva, che con tanta sensibilità ha voluto contribuire alla valorizzazione di un sito archeologico cristiano estremamente prestigioso, ha permesso agli operatori della Commissione di fare un passo avanti, in vista dell’apertura al pubblico di una delle catacombe ancora poco conosciute, ma estremamente importante dal punto di vista storico e religioso, tanto che sin dal 2014, il sito archeologico è divenuto uno dei poli artistici della Roma sotterranea cristiana.