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Museo di Domitilla e Regione dei Fornai

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DOM_74 Cubicolo Fornai

Indirizzo

Via delle Sette Chiese, 282 - 00147 Roma RM

Orari di apertura

Visita speciale da richiedere

Contatti

Tel: +39 064465610; +39 064467601

Email: protocollo@arcsacra.va

 

Al primo piano della catacomba di Domitilla appartiene una regione che, prendendo avvio dalla scala c.d. del 1897, si sviluppa ai margini del complesso in direzione Sud-Ovest. La regione dei Fornai nasce nel pieno IV secolo e si caratterizza per l’inusuale tipologia “a calotta” degli arcosoli e per la monumentalità architettonica dei cubicoli. Altri elementi, quali le scelte iconografiche o i formulari delle iscrizioni, permettono di individuare un gruppo omogeneo di committenti, probabilmente gravitanti nell’ambito delle all’attività dell’Annona, l’istituzione romana che gestiva l’approvvigionamento di derrate alimentari (soprattutto cereali) per i fabbisogni della città.

L’ambiente più rilevante di quest’area è proprio il cubicolo definito “dei fornai”, denominazione attribuitagli dallo studioso Joseph Wilpert in base alla lettura del ciclo professionale che si svolge lungo la sommità delle pareti. I quattro arcosoli a calotta presentano, invece, gli episodi della storia del profeta Giona. Nella zona sommitale dell’ambiente troviamo quattro riquadri entro cui si collocano altrettanti episodi biblici: Noè nell’arca, il sacrificio di Isacco, il miracolo della fonte e la moltiplicazione dei pani. Concludono il ricco repertorio figurativo del cubicolo le raffigurazioni megalografiche poste nei due catini absidali: a sinistra un possente pastore che reca sulle spalle un ovino e quattro genietti stagionali; a destra un maestoso collegio apostolico con il Cristo assiso su un trono, affiancato da due gruppi di apostoli stanti che fanno da schiera ai due principi, Pietro e Paolo, seduti su un sedile pieghevole.

Tra i cubicoli poligonali realizzati in quest’area, spicca per importanza l’ambiente attualmente ribattezzato dell’introductio. La denominazione è stata scelta per sottolineare la presenza, finalmente apprezzabile dopo il recente intervento di restauro, di questa inusuale scena che campeggia nel clipeo centrale della volta. Qui il Cristo, assiso su un trono, accoglie, con il braccio, due defunti che, con atteggiamento deferente, vengono introdotti dai rispettivi patroni – presumibilmente, i principi degli apostoli Pietro e Paolo o i due martiri della catacomba, Nereo ed Achilleo - al cospetto del Signore per essere ammessi nel Regno dei Cieli.

Il cubicolo “dei fornai” e gli altri ambienti decorati della regione, con il loro articolato repertorio figurativo, che oscilla tra scene bibliche tradizionali, iconografia del reale e nuove composizioni auliche, si affermano quali insigni rappresentanti dell’ultima frontiera dell’arte delle catacombe.

Nel corso della visita si potrà anche ammirare il piccolo Museo recentemente allestito secondo i più moderni criteri di musealizzazione. Qui si trovano raccolti materiali di diversa provenienza, ovvero dalle catacombe di Pretestato, di S. Callisto, di Aproniano, dei Ss. Marco e Marcelliano, dal Cimitero Maggiore e da quello dell'ex Vigna Chiaraviglio.

L'ambiente espositivo, proponendo all'attenzione del visitatore sarcofagi attici con i miti di Achille e di Ettore, arche marmoree con il mito di Endimione e con il tema delle stagioni, ma anche rilievi, incisioni ed epigrafi ispirati alla vita privata, accanto ad una selezione di teste ritratto, riassume alcuni grandi temi della civiltà figurativa antica e tardoantica, che sono stati sintetizzati con il titolo: "Il mito, il tempo, la vita".